LACRIME SILENZIOSE
La mia selva oscura è il giudizio delle persone nei miei confronti. Tutto iniziò alle scuole medie dove per 3 anni vidi quei corridoi colorati come una parte d'inferno: le mattonelle ormai le conosco a memoria visti i tanti calci e spintoni ricevuti e subiti da alcuni ragazzini. Tornata a casa da scuola, mi chiudevo in bagno fino al momento della cena, avevo paura di mostrare le mie fragilità alla mia famiglia: non volevo creare in casa un ambiente malinconico, perciò tenevo tutto dentro. Tengo ed ho sempre tenuto alla felicità della mia famiglia, vedere i miei fratelli giocare insieme dopo scuola con sorrisi stampati sul volto mi scaldava il cuore e i miei genitori stare tranquilli e felici a casa dopo giornate pesanti al lavoro era stupendo. Cercavo di passare il tempo con loro trattenendo le lacrime e sorridendo, in fin dei conti loro sono il mio posto sicuro. Ricordo in 3 media, durante l'ora di educazione fisica, 2 ragazzi che mi fecero
cadere, con uno sgambetto mentre correvo, e da lì in poi il mio ginocchio ebbe dei problemi : la rotula continuava ad uscire. Questo mi costò il non poter più ballare, la mia passione da quando ho 4 anni, mi costò non poter più andare a sciare o fare mille cose che tutti i giovani amano fare insieme. Iniziai una fisioterapia durata 3 anni fino a quando, qualche mese fa, i dottori dissero che il problema sembrava risolto e questo mi da una forte speranza: non vedo l'ora di poter tornare a fare ciò che mi piace senza sentirmi esclusa. Arrivata alle superiori, le mie aspettative erano bassissime e avevo il terrore succedesse nuovamente ciò che avevo passato, ma non fu così. La mia classe è veramente molto comprensiva e disponibile nell'aiutare gli altri senza mai giudicare: a pensare che proprio qui ho trovato Beatrice, la mia migliore amica, che mi ha salvata in mille occasioni sapendomi ascoltare ed aiutare ogni volta ne avessi bisogno. Per me lei ha lo stesso valore che Dante attribuiva alla sua Beatrice, ma soltanto qualche secolo dopo e auguro a tutti di trovare un'amicizia così forte, come quella che lega noi due.
Ovviamente le cicatrici di questa mia "Selva Oscura" sono ancora aperte, al solo pensarci i miei occhi si riempiono di lacrime e credo sarà ancora lunga la strada per poterle ricucire, ma piano piano, grazie alla mia famiglia che ora ne è al corrente e alle persone a me care che sanno di questa storia, sto piano piano riuscendo a superare tutto. Mi auguro che in futuro possa diventare la ragazza forte e solare che si trova dentro di me, ma che non ho ancora riscoperto totalmente.
